No More ME

Scrivo...scrivo per sfogarmi. La solitudine che mi circonda mi uccide. Sapere di non avere amici mi uccide. Mi perdo. Mi vedo vagare da solo. Segui la mia strada, quella tracciata dai miei sogni, ma non basta. Non basta più. 100 persone intorno a te, e nessuna su cui puoi contare veramente. E maledico il mio carattere. Chiuso e solitario. E vorrei essere altro. Vorrei essere quello che non sono o quello che non riesco ad essere. E vorrei prendere e lasciare tutto. Ricominciare da 0. Ricominciare da me. Me stesso. Un nuovo me. Chiudere il vecchio Pisolo in un cassetto e tirarne fuori uno nuovo. Con quella solarità che ormai ho perso da tempo.

5 commenti:

  1. Da quello che scrivi emerge che prima eri piu solare.
    Cosa ti ha fatto cambiare tanto da chiuderti in solitudine fino ad arrivare al punto di affermare di voler essere diverso?

    Dai post a volte ermetici, a volte poetici e malinconici emerge una certa delicatezza e insicurezza ma che non sempre sono qualita' negative anzi.

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  2. La vità mi ha fatto cambiare...sempre e solo lei.

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  3. Quando ho passato il cursore sulla tua immagine e ho letto Chris mi è preso un colpo al cuore...poi sono approdato qui e ho letto il primo post..e di nuovo ho avvertito una strana sensazione; non ho certo molto materiale su cui basare questa affermazione ma: siamo molti simili. Fino a pochi gg fa io avrei scritto esattamente le stesse cose. Cosa è cambiato? Beh...la decisione di aprire un blog nasce proprio dal bisogno di CONDIVIDERE qualcosa con qualcuno, dalla necessità di uscire da quel deserto che avevo costruito intorno a me a furia di silenzi, di cose non dette. Ragionandoci su ho capito che è tutta una questione di coraggio: il coraggio di rimettersi in gioco e essere pronto a subirne le conseguenze. Concludo con due riflessioni: il pisolo che c'è oggi non è diverso da quello di un tempo...è solo l'altra parte, quella più sensibile e forse malinconica. Non si può vivere di soli sorrisi perchè è come mentire a se stessi..e allora, se mi permetti un consiglio, ora che sai che c'è anche questo lato di te..non nasconderlo..piuttosto presentalo a quello di un tempo e cerca di farli convivere, di trovare un compromesso.

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  4. La seconda te la scrivo qui perchè è una citazione: "Gli chiese di immaginare di aver vinto un concorso per cui ogni mattina gli avrebbero accreditato sul conto 86400 dollari. Ma ogni gioco ha le sue regole e questo ne aveva due: la prima è che tutto quello che non hai speso durante la giornata viene tolto dal conto la sera, non si può barare, non puoi trasferire i soldi su un altro conto, non devi far altro che spenderli[...]. Seconda regola: la banca può interrompere il gioco senza preavviso: in qualsiasi momento può dirti che è finito.[...] Questa banca magica l'abbiamo tutti: è il tempo; è la cornucopia dei secondi che si sgranano! Ogni mattina, al risveglio, ci vengono accreditati 86400 secondi di vita e quando la sera ci addormentiamo non c'è riporto sul conto nuovo, il tempo che durante la giornata non è stato vissuto si perde. Però giochiamo con una regola inevitabile: la banca può bloccare il conto in ogni momento, senza preavviso."
    Anche se è difficile, e lo capisco bene, goditi la tua vita, rischia, prova, tenta...ma vivi. Il dolore fa parte di essa, è inevitabile, ma sta a noi agire perchè non duri a lungo. Cmq se ogni tanto ti va di parlare...beh...io ci sono. Buon weekend!! :D (scusa se sono stato prolisso)

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  5. Come riesco a capirti.....in realtà come ha detto Marco l'unica soluzione è "il coraggio di rimettersi in gioco e essere pronto a subirne le conseguenze". E' una cosa però molto difficile e bisogna chiedere a noi stessi se siamo veramente pronti......però credo sia l'unico modo per non affondare.....intanto di una cosa mi sto accorgendo...che molte persone la pensano nella stessa maniera e quindi alla fine tanto soli come crediamo di essere non è così vero....su coraggio....

    Insideme82

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